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Trattamento sintomatico del bruciore...
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Trattamento sintomatico del bruciore e dell'iperacidita' dello stomaco occasionali.
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Disponibile dal:
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antiacidi.
PRINCIPI ATTIVI:
Alluminio ossido, idrato 460 mg; magnesio idrossido 400 mg.
ECCIPIENTI:
Saccarosio soluzione 64%, sorbitolo liquido non cristallizzabile, gomma xantana, guar, aroma naturale limone lime, sodio cloruro.
INDICAZIONI:
Trattamento sintomatico del bruciore e dell'iperacidita' dello stomaco occasionali.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR:
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti; controindicato in pazienti affetti da porfiria; forme gravi di insufficienza renale (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min.); generalmente controindicato in eta' pediatrica; stato di cachessia.
POSOLOGIA:
Ingerire 1-2 bustine di sospensione orale 4 volte al giorno, 20-60 minuti dopo i pasti e prima di coricarsi.
Agitare bene prima dell'uso praticando un leggero massaggio sulla bustina.
CONSERVAZIONE:
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura e condizione particolare di conservazione.
AVVERTENZE:
L'alluminio idrossido puo' causare stitichezza e un sovradosaggio di sali di magnesio puo' causare ipomotilita' dell'intestino; alte dosi di questo medicinale possono causare o aggravare l'ostruzione intestinal e e dell'ileo nei pazienti a piu' alto rischio, come quelli con compro missione renale, con stipsi di base, con alterazione della motilita' intestinale, in bambini (da 0 a 24 mesi), o anziani.
L'alluminio idrossido non e' ben assorbito dal tratto gastrointestinale, e gli effetti sistemici sono quindi rari in pazienti con una normale funzionalita' renale.
Tuttavia, dosi eccessive o uso a lungo termine, o anche dosi normali in pazienti con diete povere di fosforo o in bambini (da 0 a 24 mesi), possono portare ad eliminazione del fosfato (a causa di un legame alluminio- fosfato) accompagnata da un aumento del riassorbimento osseo e ipercalciuria con rischio di osteomalacia.
Si consiglia di consultare il medico nel caso di un uso a lungo termine o in pazienti a rischio di ipofosfatemia.
Nei pazienti con compromissione renale i livell i plasmatici di alluminio e magnesio tendono ad aumentare causando rispettivamente iperalluminemia e ipermagnesiemia.
In questi pazienti, lunghe esposizioni ad alte dosi di sali di alluminio e magnesio possono condurre a encefalopatie, demenza, anemia microcitica o al peggioramento di osteomalacia da dialisi.
L'alluminio idrossido potrebbe non essere sicuro in pazienti affetti da porfiria sottoposti ad emodialisi.
In presenza di forme gravi di insufficienza renale si consiglia di assumere il prodotto sotto il controllo del medico.
In questi pazienti deve essere evitato l'uso prolungato del medicinale.
Il farmaco 460 mg + 4 00 mg sospensione orale, per la sua composizione, non ha tendenza a modificare il comportamento dell'alvo.
Tuttavia, in alcuni soggetti particolarmente sensibili e per dosaggi elevati, e' possibile il verificarsi di un'accelerazione del transito intestinale.
Il medicinale 460 mg + 400 mg sospensione orale contiene saccarosio: di cio' si tenga conto in pazienti diabetici o in pazienti che seguano regimi dietetici ipoc alorici.
Per la presenza di saccarosio e glucosio i pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, di malassorbimento di glucosio-galattosio o di insufficienza di saccarosio isomaltasi non devono assumere il prodotto.
INTERAZIONI:
Poiche' i sali di Al e Mg riducono l'assorbimento gastroenterico delle tetracicline, si raccomanda di evitare l'assunzione del medicinale durante la terapia tetraciclinica per via orale.
L'uso di antiacidi contenenti alluminio puo' ridurre l'assorbimento di farmaci come gli H2-antagonisti, atenololo, cefdinir, cefpodoxime, clorochina, tetracicline, diflunisal, digoxina, bisfosfonati, etambutolo, fluorochinoloni, fluoruro di sodio, glucocorticoidi, indometacina, isoniazide, ketoconazolo , levotiroxina, lincosamidi, metoprololo,
neurolettici fenotiazinici, penicillamine, propranololo, rosuvastatina, sali di ferro.
- Polistirene sulfonato (Kayexalate) Si raccomanda cautela quando il medicinale e ' assunto insieme a polistirene sulfonato (Kayexalate) a causa del rischio potenziale di ridotta efficacia della resina nel legare il potassio, di alcalosi metabolica in pazienti con compromissione renale (segnalato con idrossido di alluminio e idrossido di
magnesio), e di ostruzione intestinale (segnalato con idrossido di alluminio).
Idrossido di alluminio e citrati possono provocare iperalluminemia, specialmente nei pazienti con compromissione renale.
Lasciar trascorrere almeno due ore (4 per i fluorochinoloni), prima di assumere il farmaco per evitare l'interazione con gli altri farmaci.
L'uso contemporaneo di chinidina puo' determinare l'aumento dei livelli di chinidina nel siero e portare a sovradosaggio di chinidina.
L'utilizzo contemporaneo di alluminio idrossido e citrati puo' portare ad un aumento dei livelli di alluminio, particolarmente nei pazienti con insufficienza renale.
EFFETTI INDESIDERATI:
Effetti indesiderati non sono comuni alle dosi raccomandate.
Disturbi del sistema immunitario.
Frequenza non nota: angioedema, reazioni anaf ilattiche,reazioni di ipersensibilita', orticaria, prurito.
Disturbi gastrointestinali.
Non comuni (>=1/1000, <1/100): diarrea o stipsi.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione.
Frequenza non nota: ipermagnesiemia, iperalluminemia, ipofosfatemia, durante l'uso prolungato o ad alte dosi o anche a dosi normali del medicinale in pazienti con diete povere di fosforo o in bambini (da 0 a 24 mesi), che puo' causare un aumento del riassorbimento osseo, ipercalciuria, osteomalacia.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Il medicinale deve essere usato solo in caso di necessita', sotto il diretto controllo del medico, dopo aver valutato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile rischio per il feto o per il lattante.
In seguito al limitato assorbimento materno quando assunto second o il regime posologico indicato, l'alluminio idrossido e le sue combinazioni con sali di magnesio sono considerati compatibili con l'allattamento.
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